Premesso che un decreto diventa tale quando lo si vede pubblicato in Gazzetta Ufficiale e non quando lo si annuncia in televisione quello si chiama show, e gli show li fanno gli operatori dello spettacolo non i politici, ma forse mi sfugge qualcosa, o il politico si sta trasformando sempre più in show man, giusto per arricchire i suoi curricula.
Ad ogni modo leggendo, durante la notte le 87 pagine di bozza uscita ieri, in corso di pubblicazione in GU quindi il tutto ancora da definire, il presidente del consiglio conte, ovviamente tutto rigorosamente in minuscolo, ha annunciato una potenza di fuco di 400 miliardi di euro come se fosse già operativo. Assolutamente no ecco l’elenco delle criticità:
- La gestione è in mano alla banche che dovranno erogare il prestito garantito dallo stato, ma le stesse banche non hanno ricevuto nessuna menleva legale, una deresponsabilizzazione in altri termini ne modalità operative certe. Ciò significa che le banche comunque eseguiranno un istruttoria sulla meritevolezza del credito. I tempi saranno lunghi visto che il lokdown ha diminuito il lavoro interno delle filiali bancarie, con riduzione di personale, quando non soppresse. L’entità del finanziamento sarà ancorata comunque a fatturato mi pare o no non no ai ricavi, il governo mi sta facendo confondere anche me visto che non ha ancora capito qual’è la differenza tra i due valori economici. Giusto per chiarirlo il fatturato al 31.12.2019 è certo ed è rappresentato dalla somma di tutte le fatture emesse, i ricavi ed i compensi non lo sono ancora, visto che i bilanci al 31.12.2019 non sono stati ancora chiusi, quindi è un dato incerto. Quindi non si conoscono i tempi, e saranno con tanto di istruttoria bancaria, quindi non per tutti;
- Siamo in Europa i trattati europei indicano che è vietato qualsiasi intervento dello stato alle azienda private, questo trattato era stato inserito per omogenizzare la concorrenza delle aziende europee; Quindi senza l’ok della Ue anche se verrà pubblicato in GU sarà carta straccia. Altro che potenza di fuoco, forse è la potenza di fuoco di un cerino.
Personalmente avrei mantenuto in vita le aziende favorendo la circolazione del loro flusso vitale: la variazione del capitale circolante. In altre parole io stato avrei detto alle aziende fammi sapere l’entità e chi sono i tuoi crediti, sulla base di questo elenco ed importo ti riconosco 80% in termini monetari, che dovrai utilizzare per pagare i tuoi debiti e cioè i tuoi dipendenti ed i tuoi fornitori abituali e null’altro. In questo modo le aziende non avrebbero avuto nemmeno, nessuna difficoltà per la ripartenza. Contemporaneamente io stato ti sospendo tutti i pagamenti delle imposte e tasse, tanto io stato ho ricevuto i nominativi dei tuoi clienti abituali, ho una garanzia indiretta e certa subito spendibile. Con questo sistema si sarebbe garantita la sopravvivenza delle sole aziende sane, quelle che hanno un capitale circolante da salvaguardare e non altri quindi. Con questo respiratore automatico e di semplice applicazione, sopravvive il tessuto imprenditoriale ed economico sano di un paese e pronto a ripartire dopo il covid-19.
Intanto devo rispondere ad un altro imprenditore che per domani vuole i soldi sul conto come da conte. Che tristezza.